Leonardo Da Vinci è nato il 23 aprile 1452 secondo l’attuale calendario gregoriano (15 aprile dell’epoca, era in uso il calendario giuliano), ad Anchiano, questa data di nascita è sotto la reggenza della runa Mannaz.
Mannaz è l’uomo integro, la scintilla divina presente in ognuno di noi che eleva la nostra parte umana. Rappresenta la ragione unita all’intuizione, la collaborazione dell’emisfero destro con l’emisfero sinistro del cervello che porta alla creazione unita alla razionalità. Leonardo aveva sicuramente un’intelligenza di questo tipo, aperta e spirituale volta all’umanità, le sue indagini sulla perfezione dell’essere umano stanno alla base delle sue ricerche. Leonardo ha portato la sua genialità e la sua mente aperta in diversi campi della conoscenza: fu pittore, architetto, inventore, ingegnere, anatomista, botanico, disegnatore…
Ha incarnato sicuramente l’interezza di chi ha uno stato elevato di coscienza sul piano umano, di chi dona progresso al mondo intero.
Per parlare delle sue opere, dei suoi manoscritti, delle sue produzioni in svariati ambiti non basterebbe un’intera enciclopedia, in questo frangente mi sembra veramente urgente soffermarmi sull’opera che più di tutte esprime i concetti chiave della runa Mannaz. Prendo in considerazione il suo celebre disegno dell’Uomo Vitruviano, rappresentazione delle proporzioni ideali dell’essere umano Man, all’interno del quale si inscrive perfettamente la runa Mannaz, simbolo dell’uomo cosmico, provate a tracciarla voi stessi, è lampante!
Il famoso disegno rappresenta un'icona dell'arte e della scienza rinascimentale. Realizzato intorno al 1490, a penna e inchiostro su carta (34,4 × 24,5 cm) è conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Questo capolavoro combina l'arte dell'illustrazione anatomica con i principi architettonici classici di Vitruvio, un architetto romano del I secolo a.C.
Il disegno raffigura un uomo nudo con le braccia e le gambe aperte, inscritto sia in un cerchio che in un quadrato. Questa posizione simboleggia l'armonia tra l'uomo e l'universo, riflettendo l'idea rinascimentale dell'uomo come “misura di tutte le cose”.
La figura perfetta del cerchio, simboleggia il Cielo, la perfezione divina e la figura del quadrato, simboleggia la Terra. La scelta di questa geometria non è frutto del caso, bensì di studi precisi. Il cerchio infatti rappresenta il cosmo, il divino, in contrapposizione si trova il quadrato, simbolo del mondo terreno. L’uomo quindi rappresenterebbe l'unione tra microcosmo e macrocosmo, quindi l’idea stessa di mondo.
Riconducendo tale visione alla filosofia platonica, aristotelica e neoplatonica, l’uomo viene considerato “specchio dell’universo”. Egli è il riflesso di un ordine superiore, il quale contiene gli elementi che compongono il mondo intero. Mannaz d’altro canto è la rappresentazione di due parti che si specchiano, andando a formare un intero perfetto ed integro.
L' Uomo Vitruviano invita lo spettatore a meditare sulla perfezione della natura umana e sull'armonia tra razionalità e intuizione. Incarna l'ideale rinascimentale dell'uomo perfetto e richiama alla mente i concetti di interconnessione tra Uomo e Universo, fratellanza e destino comune, temi che risuonano con gli ideali della runa Mannaz, il glifo della coscienza planetaria, dell’ elevazione spirituale, dell’uomo che vive in risonanza con la natura.
Leonardo ci lascia molti scritti a riguardo l’Uomo e la natura, ho scelto a tal proposito:
Chi vole vedere come l'anima abita nel suo corpo, guardi come esso corpo usa la sua cotidiana abitazione, cioè se quella è sanza ordine e confusa, disordinato e confuso fia il corpo tenuto dalla su' anima.
Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.