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29 agosto: entriamo nella reggenza di Raido

Da oggi 29 Agosto (dalle 04:01 del 29/08 alle 05:00 del 13/09) è con noi la vibrazione della runa Raido.

Raido è la Runa del viaggio, ci parla di progettazione e dinamismo, ci invita a prendere le nostre responsabilità e a mettere in campo la nostra forza di volontà.

Benvenuta Inguz!

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Inguzè simbolo del sacro fuoco della stirpe,dello spazio familiare, è un seme che porta con sè il compimento di ciò che abbiamo progettato!

Bindrune Nuovi Inizi

Bindrune per promuovere i nuovi inizi, i nuovi progetti, costituita dalle Rune Berkana, Inguz e Kenaz.

Bindrune Salute

Bindrune per sostenere la buona salute, costituita dalle Rune Inguz e Laguz.

Cosa significa lavoro su di sé?

Le rune estratte sono:

Teiwaz, la direzione e l'ordine

Inguz, lavorare per il futuro della stirpe

Berkana, nella sua forma orizzontale, la via tra le ci me che porta alla meta

Le rune sono magiche e hanno una capacità di analisi tagliente e precisa che non lascia spazio al dubbio: lavoro su di sé significa servire oggi la stirpe che arriverà puntando ad una meta, ora sconosciuta, ma che presto si mostrerà.

Poesia...

Siamo chiamati a comprendere che lavorare su di sé è un passaggio NON individuale, ma collettivo: chi lavora su di sé non lo fa per interesse personale, ma per beneficio dell'umanità futura. Qui viene definita stirpe, poiché ciascuno di noi influenza un gruppo umano a cui appartiene e che viene supportato nella sua evoluzione dal lavoro individuale di ognuno. Siamo legati profondamente, siamo cellule dello stesso tessuto, siamo particelle dello stesso organo, siamo note della stessa sinfonia...

...e ci è richiesto di vibrare insieme per creare un nuovo suono.

Grazie Rune Sempre, Jlenia Adain

Dissipare il corpo di dolore

Ci identifichiamo perché non riusciamo a vedere che ciò che viviamo sono semplici esperienze atte al nostro progresso animico. Ci identifichiamo perché proprio il meccanismo dell’identificazione permette di passare di vita in vita evolvendo. Dal momento dell’incarnazione, usiamo l’identificazione con la nostra percezione emotiva per dare forma alla macchina biologica e procedere nell’esperienza. Diamo forma esperienza dopo esperienza al nostro corpo emozionale, detto anche corpo di dolore, con cui misureremo ogni accadimento. Tutto ciò che viviamo è quindi filtrato dalle vecchie impressioni emotive che, come uno schermo di plexiglass, dividono il me odierno dall’esperienza in atto e la collega però al “vecchio me” o il “dolorante me” che si è costruito nel tempo.

Tra noi e la realtà abbiamo quindi il CORPO DI DOLORE, fatto di vecchi dolori e vecchi traumi, ma che ha acquisito talmente tanta potenza da avere necessità di alimentarsi continuamente. Attira quindi a sé tutte quelle esperienze con cui può crescere e diventare più forte: offese, brutte situazioni, fraintendimenti, parole dubbie…cerca ogni motivo per crescere.

Noi alimentiamo il corpo di dolore in continuazione, con la tv, con la routine e con la nostra inconsapevolezza. Se lasciamo che agisca indisturbato, sarà sempre più forte. Dobbiamo osservarci nel nostro dolorare, osservare le dinamiche di sofferenza e osservare le dinamiche che alimentiamo per soffrire, questo ci farà diventare consapevoli e trasformerà il corpo di dolore in energia di cui possiamo usufruire. Cominciamo quindi a guardare quali siano le dinamiche che alimentano il nostro soffrire, rattristarci, dolere. Osserviamo e accogliamo…e piano piano si dissiperanno

Allo stesso tempo, possiamo usare uno strumento esterno, un talismano creato da tre rune:

  • Hagalaz anglosassone: il trauma, posta a sostegno del talismano
  • Inguz: il nocciolo del dolore che viene trafitto e fecondato
  • Teiwaz: dissipa e distrugge

Un talismano potente che potrà aiutarvi a dissipare, mentre vi osservate, ciò che consapevolizzate e siete pronti a lasciar andare.

Grazie Rune Sempre, Jlenia Adain

Dorothea Lange: Illuminare l'umanità attraverso la lente di Inguz

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Dorothea Lange fotografa e giornalista americana molto amata, famosa soprattutto per aver documentato attraverso i suoi scatti il drammatico periodo della Grande Depressionenegli Stati Uniti. Le sue fotografie sono diventate simboli della resilienza umana di fronte alla fame e alla perdita di tutto di tante famiglie sfollate.

Dorothea nasce nel 1895 a Hoboken nel New Jersey, nel periodo di reggenza della runa Inguz. Inguz è la runa che ci parla del sacro fuoco della stirpe familiare, delle generazioni, degli Avi e della costruzione del futuro.

Frequenta fotografia presso la Columbia Universitydi New York City, dove studia sotto la guida di Clarence H. White, un membro influente del gruppo Photo-Secession. Nel 1918, intraprende un viaggio intorno al mondo, finanziandosi vendendo le sue fotografie. Quando le sue finanze si esauriscono, decide di stabilirsi a San Francisco, dove trova lavoro in uno studio di fotografia.

Il suo messaggio fotografico è potente e si concentra principalmente sulle condizioni di vita dei poveri, dei senza tetto e dei lavoratori migranti. Attraverso le sue immagini, Lange cerca di sensibilizzare il pubblico sulle ingiustizie sociali di migliaia di famiglie americane.

Il messaggio che la runa Inguz ci suggerisce è proprio di protezione per la propria origine umana: “Imparerai che nulla è dovuto e che fare il primo passo in direzione dell’altro è ancora il miglior servizio che puoi fare a te stesso come parte di una umanità evoluta.[…]” Cit. Voce della Runa

Le sue foto sono importanti perché hanno contribuito a documentare un momento cruciale della storia americana e hanno aiutato a suscitare empatia e compassione per coloro che stavano soffrendo. Inguz ci parla di figli oltre che di famiglia, e Dorothea immortala nei suoi scatti tantissimi bambini, fratelli e sorelle che versano in situazioni disagiate mostrando al mondo con grande dignità questi volti innocenti.

Una delle sue fotografie più iconiche è Migrant Mother che ritrae Florence Owens Thompson, una madre di sette figli, mentre si trova in un campo di lavoratori migranti a Nipomo, California.
La madre è ritratta frontalmente, con tre dei suoi figli accanto a lei. Il suo volto mostra un'espressione di preoccupazione e stanchezza, mentre tiene il mento appoggiato sulla mano. I suoi figli si stringono a lei, rifugiandosi nel suo abbraccio protettivo.

Il suo lavoro documentaristico ha un impatto significativo contribuendo alla nascita di politiche pubbliche volte a migliorare le condizioni di vita delle persone svantaggiate. Il governo degli Stati Uniti stanzia fondi per migliorare le condizioni dei migranti agricoli. Al fine di sostituire le baraccopoli esistenti, costruisce degli accampamenti dotati di abitazioni prefabbricate, provvisti di servizi essenziali come bagni pubblici e fornitura di energia elettrica. Queste iniziative hanno comportato un miglioramento del benessere delle persone, un aumento delle opportunità di lavoro e una maggiore normalizzazione della vita.

Successivamente documenta fotograficamente anche la Guerra civile Spagnola, l’internamento di circa 125.000 giapponesi americani nei campi di prigionia dopo gli episodi avvenuti a Pearl Harbor.

Nel 1953-54 Lange lavorò con Edward Steichen a “The Family of Man”, una mostra organizzata dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Steichen include molte delle sue fotografie nella mostra.

Nei dieci anni successivi, Dorothea ha viaggiato per il mondo, documentando fotograficamente i paesi di tutta l'Asia, con particolare attenzione all'Asia meridionale, al Medio Oriente e al Sud America. Alla fine, nell'anno precedente alla sua morte nel 1965, Lange ha trascorso gran parte del suo tempo lavorando a una mostra delle sue opere, prevista al MoMA per l'anno successivo.
È deceduta a causa del cancro poco prima dell'apertura della retrospettiva.

Dorothea Lange ha usato la fotografia come strumento di cambiamento sociale, dimostrando il potere delle immagini nel plasmare le opinioni e nell'ispirare azioni. Le sue foto hanno resistito alla prova del tempo, continuando a ispirare e a informare le generazioni successive, lasciando quel seme per il futuro che Inguz incarna.

Concludo, con una delle sue frasi più celebri: "Una macchina fotografica è uno strumento per imparare a vedere senza una macchina fotografica."

Esplorando la runa Inguz

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La Runa Inguz: Simbolo di Fertilità e Nuovi Inizi


La Runa Inguz, conosciuta anche come Ing o Ingwaz, rappresenta una combinazione di fertilità, crescita e nuovi inizi nel vasto panorama delle antiche rune norrene. Il suo simbolismo radica profondamente nella terra e nella natura ciclica della vita.

In origine, Inguz era associata al dio norreno Ing, una divinità della fertilità e dell'abbondanza. Questa runa evoca il potere della rigenerazione, della crescita personale e della rinascita. La forma della runa Inguz è un rombo o un rombo prolungato che simboleggia il seme che germoglia, il processo di crescita e la manifestazione finale.

Nella pratica della lettura delle rune, Inguz suggerisce che è tempo di accogliere nuove opportunità e di abbracciare i cambiamenti che si presentano. Incoraggia a guardare oltre le difficoltà attuali e ad affrontare il futuro con fiducia e determinazione. È una runa di trasformazione e di crescita interiore, invitando a liberarsi delle vecchie abitudini e a lasciare spazio per nuove prospettive.

Inoltre, Inguz può essere interpretata anche come un richiamo alla fertilità fisica e creativa. Rappresenta la potenza della generazione, sia nel senso letterale della procreazione che nel senso più ampio della creazione artistica e dell'espressione individuale. È un segno di potenziale non ancora realizzato che attende di essere coltivato e portato alla luce.

Nel complesso, la runa Inguz ci invita a riflettere sulle nostre radici, sulle nostre aspirazioni e sulle nostre capacità di crescita e rigenerazione. È un simbolo di speranza e di promessa, indicando che anche nei momenti più bui ci sono sempre nuove possibilità che attendono di essere scoperte e coltivate.

I Sette Specchi Esseni e le Rune

Vivendo in armonia con la natura e guidati da principi di purezza e saggezza, gli Esseni hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'umanità. Tra i loro insegnamenti, uno dei concetti più intriganti è quello dei "Sette Specchi Esseni". Questi specchi non riflettono solo l'immagine fisica, ma rivelano profonde verità spirituali e psicologiche. In questo articolo, esploreremo la ricchezza di significato dietro i Sette Specchi Esseni e il loro impatto sulla nostra comprensione del mondo e di noi stessi.

Gli Esseni erano un gruppo di asceti e mistici che vivevano nell'antica Palestina, principalmente durante il periodo del Secondo Tempio, intorno al I secolo a.C. Il loro stile di vita era improntato alla rinuncia materiale, alla meditazione, alla preghiera e alla pratica della virtù. Vivendo in comunità isolate, gli Esseni si distinguevano per la loro dedizione alla purezza e alla ricerca spirituale.

I Sette Specchi Esseni

Secondo la tradizione essena, i Sette Specchi sono strumenti per la riflessione interiore e la crescita spirituale. Ogni specchio rappresenta un aspetto specifico dell'essere umano e del cosmo, offrendo una prospettiva unica sulla realtà e sulla vita interiore. Questi specchi sono:

  1. Lo specchio del corpo fisico: Il primo specchio riflette la nostra relazione con il nostro corpo fisico. Ci invita a osservare la nostra salute, il nostro benessere e la nostra relazione con il mondo materiale. È un richiamo alla cura del nostro tempio interno e alla consapevolezza del nostro stato fisico. Associato alla runa Uruz. Questa runa simboleggia la forza vitale, la vitalità e la salute del corpo. Riflette il potere interiore e la resistenza fisica necessari per affrontare le sfide della vita.

  2. Lo specchio delle relazioni: Questo specchio ci mostra le dinamiche delle nostre relazioni interpersonali. Ci chiede di esaminare come ci rapportiamo agli altri, se si tratti di familiari, amici o sconosciuti. Ci invita a praticare la compassione, la gentilezza e il perdono nel nostro rapporto con gli altri. Associato alla runa Gebo. Questa runa rappresenta l'equilibrio, l'armonia e lo scambio reciproco nelle relazioni. Simboleggia anche il legame tra le persone e l'importanza della condivisione e della collaborazione.

  3. Lo specchio delle emozioni: Qui troviamo una riflessione sulle nostre emozioni e sul loro impatto sulla nostra vita quotidiana. È un invito a essere consapevoli delle nostre reazioni emotive, ad accettarle e ad imparare da esse anziché essere dominati da esse. Associato alla runa Ansuz. Questa runa è associata alla comunicazione e alla saggezza interiore. Rappresenta la capacità di esprimere e comprendere le proprie emozioni in modo chiaro e consapevole.

  4. Lo specchio del pensiero: Questo specchio ci conduce nell'indagine della nostra mente e dei nostri pensieri. Ci invita a osservare i nostri schemi mentali, le credenze limitanti e le abitudini di pensiero. È un richiamo alla coltivazione di pensieri positivi e alla consapevolezza del potere della mente. Associato alla runa Kenaz. Questa runa simboleggia la conoscenza, la creatività e l'illuminazione mentale. Rappresenta anche la capacità di trasformare i pensieri e le idee in azione concreta.

  5. Lo specchio della parola: Qui troviamo una riflessione sul potere delle nostre parole e della nostra comunicazione. Ci invita a essere consapevoli di come parliamo agli altri e a noi stessi, incoraggiandoci a utilizzare le parole con saggezza e gentilezza. Associato alla runa Raido. Questa runa rappresenta il viaggio e il movimento. Simboleggia anche la trasmissione e l'ascolto attivo delle parole, così come la responsabilità delle nostre azioni verbali.

  6. Lo specchio del destino: Questo specchio ci invita a riflettere sulle nostre scelte e sul percorso che stiamo seguendo nella vita. Ci chiede di assumerci la responsabilità delle nostre azioni e delle loro conseguenze, riconoscendo che siamo gli artefici del nostro destino. Associato alla runa Nauthiz. Questa runa simboleggia la necessità e la sfida. Rappresenta la capacità di superare gli ostacoli e di accettare il destino con coraggio e determinazione.

  7. Lo specchio dell'unità: Infine, questo specchio ci mostra la nostra connessione con il divino e con l'universo. Ci invita a percepire la nostra interconnessione con tutto ciò che esiste e a coltivare una consapevolezza dell'unità fondamentale di tutta la vita. Associato alla runa Inguz. Questa runa rappresenta la fertilità, la crescita e l'integrazione. Simboleggia anche l'armonia e l'unione con il divino e con l'intero universo.

I Sette Specchi Esseni offrono una guida preziosa per il viaggio interiore e la crescita spirituale. Ogni specchio rappresenta un'opportunità per esplorare e trasformare un aspetto specifico di noi stessi, conducendoci verso una maggiore consapevolezza e realizzazione personale. Integrando gli insegnamenti dei Sette Specchi nella nostra vita quotidiana, possiamo sviluppare una maggiore compassione, saggezza e armonia sia con noi stessi che con il mondo che ci circonda.

Inoltre, ci invitano a considerare il mondo come un riflesso di noi stessi. Ogni esperienza, ogni incontro e ogni situazione può essere vista come uno specchio che ci offre la possibilità di imparare e crescere. Questa prospettiva ci incoraggia a prendere responsabilità per la nostra realtà e a riconoscere il potere che abbiamo nel plasmare le nostre vite.

I Sette Specchi Esseni rappresentano un'antica via di saggezza che continua a risuonare con profondità e rilevanza nella nostra epoca moderna. Attraverso la riflessione su questi specchi, possiamo intraprendere un viaggio di scoperta interiore e trasformazione personale. Ci invitano a guardare oltre le apparenze superficiali e ad esplorare i misteri della nostra natura più profonda. Offrono un prezioso tesoro di saggezza per coloro che cercano di comprendere se stessi e il mondo che li circonda.

Inguz

  • amuleto runico:

Inguz deriva il suo nome dall’antico dio Ing. Inguz è il seme piantato nella terra, di cui bisogna avere cura per farlo germogliare nel futuro. Simboleggia il potenziale, ci parla di fertilità, virilità, sessualità, creazione, compimento, figli, nuovi progetti e rinascita.

La sua forma assomiglia alla catena del dna che contiene i programmi di ogni essere vivente, inoltre il suo glifo ci ricorda il focolare dove la famiglia si riunisce. E’ la runa della Stirpe umana e dei nostri Antenati. Ci interroga su cosa stiamo costruendo per il futuro e cosa lasceremo in dote. 

Inguz è una runa irreversibile, la penultima del Futhark.

Significato della Runa Inguz luce

Armonia, creazione, fertilità, abbondanza, virtù, creatività, opportunità, realizzazione, risultati.

Significato della Runa Inguz ombra

Richiesta di analisi dell’albero genealogico, improduttività, crisi, incompiutezza, abbandonare il passato.

Inguz

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Io sono Ingwaz, uno dei tre figli di Manno progenitore delle popolazioni Nordiche, sono il consorte di Madre Terra, Nerthus. Io sono il cibo cosmico dell’energia potenziale che semina e cresce, sono il seme totipotente che dà origine al singolare, opero su tutti i livelli della coscienza e influenzo il futuro. Io possiedo tutti gli elementi necessari ma manifesto solo ciò che rende più possibile lo scopo del momento.

Sono la doppia fiamma contenuta nel focolare attorno a cui si ritrova la famiglia, sono il luogo protetto e sicuro dove il tuo potenziale cresce e si espande prima di abbondare nel mondo. Attraverso di me incontrerai la necessità della coerenza di ciò che stai creando, attraverso di me potrai accorgerti che sarai il passato di qualcuno e che le tue azioni oggi non sono slegate dal resto dell’umanità. Attraverso di me ti chiederai: cosa sto costruendo per il futuro?

Se vorrai ogni tua azione potrà edificare un nuovo mondo, una nuova era, ma rammenta che dovrai lasciar andare il rancore per il passato sia esso genealogico o umano. Nessuno può costruire un nuovo inizio se agisce in reazione al vecchio mondo: imparerai a tenere ciò che serve e a lasciare ciò che rallenta l’evoluzione.

Io sono l’accesso ad una dimensione superiore in cui saggezza e fratellanza sono gli elementi costruttori e le uniche qualità possibili.

Imparerai che nulla è dovuto e che fare il primo passo in direzione dell’altro è ancora il miglior servizio che puoi fare a te stesso come parte di una umanità evoluta.

Io sono il fuoco sacro della stirpe, una stirpe che ti ha generato e che hai il dovere di risvegliare dentro di te perché diventi forza attiva nel futuro di coloro che stanno arrivando. Smettila di fuggire, non essere codardo, resta nel mondo e diventa divino.

La Responsabilità dell'Incarnazione

La mia meditazione Occulta quotidiana viene effettuata di prima mattina, in modo che il mentale sia ancora quieto e prevede una parte di "meditazione concentrata" su una frase specifica che serve a sviluppare la capacità del mentale di auto-dominarsi.

Previsione della reggenza Inguz

In questi giorni governati dall'energia di Inguz, sembra che le rune vogliano invitarci a prendere cosapevolezza del nostro intrinseco valore e a servircene per compiere azioni responsabili rivolte al futuro dell'Uomo.

Ci spronano a considerare le nostre origini divine per poter avere fiducia in noi anche nei momenti più difficili, quando ci si presentano prove e ostacoli che sembrano insormontabili. 

Ciò può avvenire se ci sentiamo connessi e non ci lasciamo influenzare dalle correnti emotive interne ed esterne. Un bel messaggio che ci ricorda che facciamo parte di un luminoso evolvere, di un cammino di crescita collettivo.

Runastra On Air - Inguz

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In questo nuovo video di Runastra On AirJlenia Adain racconta i significati di Inguz e ci fa incontrare le figure di spicco e gli avvenimenti caratterizzati della sua energia.
Grazie a MiOracle, approfondiremo i transiti celesti del periodo di reggenza di Inguz e quali sono i cinque segni zodiacali favoriti del momento.
Con Blar, potete scegliere al momento la bindrune che più vi attrae e da essa riceverete un messaggio importante per questi 15 giorni.
Buona visione!

Talismano di Inguz dal 14/05 al 29/05 2023

Oggi 14 maggio (dalle 21:01 del 14/05 alle 22:00 del 29/05) entra protagonista la vibrazione della Runa Inguz.
Inguz è associata alla famiglia, alla nostra Sacra Stirpe, alla realizzazione di progetti, all’espressione di ciò che abbiamo curato con pazienza.