2024: un anno duro per chi non lascia andare
Eeeeeeeeeeeeeeh ci siamo…l’anno è finito ed è stato un anno in cui abbiamo cercato di portare in equilibrio le relazioni, gli scambi e le situazioni che ci facevano sentire svuotati.
Eeeeeeeeeeeeeeh ci siamo…l’anno è finito ed è stato un anno in cui abbiamo cercato di portare in equilibrio le relazioni, gli scambi e le situazioni che ci facevano sentire svuotati.
Da oggi 28 Ottobre (dalle 08:01 del 28/10 alle 09:00 del 13/11) siamo sotto l'influenza della runa Hagalaz.
Hagalaz porta con sè la grande opportunità di abbattere vecchi schemi costrittivi liberandoci dai fardelli inutili e facendoci aprire gli occhi su quello che stiamo vivendo. Ha un grande potere di trasformazione e di purificazione.
Da oggi 29 Luglio (dalle 02:01 del 29/07 alle 03:00 del 13/08) scende in campo l’energia della runa Thurisaz.
Thurisaz è la Runa che ci mette in guardia, ci invita alla prudenza prima di agire e poter così fare le giuste scelte e prendere le decisioni più appropiate per la nostra crescita evolutiva.
Questo periodo che stiamo vivendo, abbonda di difficoltà e di momenti di sconforto, Nauthiz ci viene a chiarire quanto siamo prigionieri dei nostri bisogni o dei nostri comfort e ci mostra come per noi sia difficoltoso abbandonare ciò che conosciamo per qualcosa che è ancora sconosciuto. Lo sconosciuto spaventa più della miseria del presente che non riusciamo a lasciare.
Arriva quindi Hagalaz che rappresenta la grandinata che dissolve tutto ciò che era stato pianificato, ci rovescia la barca, per così dire, obbligandoci a guardare il mondo da un altro punto di vista; dissolve la forma, distrugge la struttura egoica. Hagalaz è ghiaccio che brina il terreno, che rade al suolo gli orti e obbliga gli animali a rintanarsi.
Ci scaraventa in Othila, ci obbliga a cercare la nostra vera Terra, perché questa è gelata dalla potenza di Holda che copre con la sua magia i terreni di neve e li rallenta; cercare il punto-essenza che ci tiene saldi. Othila ci ricorda che siamo discendenti delle divinità, il che va letto come "sei prima anima spirituale e poi umano incarnato".
Una stesa dunque che chiede a gran voce di abbandonare le futilità e di polarizzarsi nello spirito per procedere oltre le difficoltà di questo momento. Ma quanto è difficile? Quanta fatica in qualcosa che sentiamo ma non riusciamo ad attuare?
Ci viene in soccorso Kenaz, nella sua forma dello Younger Futhark, quella che ricorda il ramo che nasce dalla linea dell'esistenza: Kenaz in quella forma ricorda Odino e il sacrificio continuo a favore dell'acquisizione di saggezza, a favore di evoluzione.
Come Odino dobbiamo porci volontariamente nel disagio per non patirlo quando si presenterà; serve volontà ferrea e fede per riuscire a fare qualcosa che con tutte le nostre forze vorremmo evitare. Ma cosa possiamo perdere oggi che perderemmo comunque al termine di questa vita?
La stesa ci ricorda che è solo l'esperienza che diventerà tesoro nella prossima incarnazione: nessuna casa, nessun guadagno se non energetico sarà tenuto in conto dopo il passaggio. Dobbiamo tornare all'essenziale.
Possiamo farlo? Forse, ma conviene esercitarsi nell'attesa.
Grazie Rune Sempre , Jlenia Adain
Hagalaz ci parla degli avvenimenti fuori dal nostro controllo ai quali è necessario non voltare le spalle in modo che possano essere fonte di una grande crescita. Come la grandine alla quale è associata che quando cade arreca danno ma poi si trasforma in acqua preziosa alla vita terrena. È l'evento funesto che ci porta a confrontarci con l'irrompere improvviso del fato che ci impone di liberarci dal controllo e ci risveglia. Rappresenta l'abbattimento di schemi mentali acquisiti per poter evolvere. Come fa da collante universale con gli atomi della materia così altrettanto li decostruisce portando allo sfaldamento dei legami.
Hagalaz infatti è la runa della manifestazione, chiamata anche Runa Madre perchè nella sua rappresentazione a fiocco di neve hanno origine tutte le rune. E' la matrice che ben viene rappresentata nel modello geometrico esagonale che sta alla base di tutta la struttura dell'Universo, dall'atomo alle forme più complesse.
Blessing, Blar
Preparatevi ad un anno di profonda trasformazione e scoperta interiore, mentre entriamo nell'Anno Runico di Hagalaz, che inizia il 29 giugno 2024 e si conclude il 28 giugno 2025. Quest'anno sarà guidato da due potenti rune: Hagalaz, la runa del caos e della distruzione, e Nauthiz, la runa del bisogno e della resistenza.
Hagalaz (dal 29 giugno 2024):
L'influenza di Hagalaz porterà un periodo di sconvolgimenti e cambiamenti inaspettati. Potremmo dover affrontare sfide e ostacoli che metteranno alla prova la nostra resilienza e ci costringeranno a fare i conti con aspetti nascosti di noi stessi. Tuttavia, questo periodo di caos apparente è necessario per spazzare via ciò che non ci serve più e fare spazio a una nuova crescita.
Nauthiz (dal 01 gennaio 2025):
Con l'avvento di Nauthiz, l'energia si sposta verso l'introspezione e la ricerca del potere interiore. Sarà un momento per affrontare le nostre paure e debolezze, imparando a fare affidamento sulla nostra forza interiore per superare le difficoltà. Nauthiz ci invita a sviluppare la pazienza, la perseveranza e la resistenza di fronte alle avversità.
Previsioni per il 2024-2025:
Fino al 31 dicembre 2024:
Dal 1° gennaio 2025 al 28 giugno 2025:
Come lavorare con le energie di Hagalaz e Nauthiz:
L'Anno Runico di Hagalaz e Nauthiz sarà un periodo di profonda trasformazione e scoperta interiore. Affrontando le sfide con coraggio e abbracciando l'introspezione, possiamo sfruttare questo tempo per crescere come individui e sviluppare una maggiore forza e resilienza.
Ricordate, le rune sono strumenti potenti che possono aiutarci a navigare le sfide della vita e a sbloccare il nostro potenziale interiore. Prendendovi il tempo per comprendere e lavorare con le energie di Hagalaz e Nauthiz, potete sfruttare al massimo questo anno di trasformazione e raggiungere una nuova consapevolezza di voi stessi.
Innazitutto chiariamo cosa si intende per Coscienza: La facoltà immediata di avvertire, comprendere, valutare i fatti che si verificano nella sfera dell'esperienza individuale o si prospettano in un futuro più o meno vicino. Quindi, in una visione di lavoro su di sé, è la facoltà della presenza attiva nel quotidiano, io sono presente e attento a ciò che avviene. Man mano che la capacità di Coscienza si sviluppa, diventa facoltà animica, cioè IO avverto e comprendo i dettami della mia essenza.
Le rune estratte sono:
Thurisaz rovesciata, il nostro sistema di veicoli (corpo, emozione, mente, anima)
Teiwaz, lo sviluppo della propria volontà spirituale
Laguz, la forza incontrollabile della Volontà
Le rune ci stanno dicendo che per diventare sempre più coscienti è necessario andare oltre i nostri veicoli individuali, cercando di forzare lo sviluppo della volontà individuale che pian piano cristallizzerà nella Volontà più grande dell'Anima.
In poche parole, lavoro continuo e sforzo sono ancora i modi migliori per addivenire ad una coscienza più elevata: ricordiamo che nello sforzo di dominare il corpo fisico, emotivo e mentale si costruisce la presenza nell'anima. L'unico compito dell'individuo è quello di diventare ricettivo all'anima e per farlo ha un solo mezzo ovvero ZITTIRE LA PERSONALITA', smettere di farle fare resistenza. Ho estratto una quarta runa come consiglio ed è uscita Hagalaz, in una delle sue versioni del futhark più recente, e ci dice che solo accogliendo gli eventi senza la volontà di cambiarli avremo accesso a qualcosa di più grande. Tutta la resistenza che facciamo alla vita è l'ostacolo alla coscienza allargata; mi spiego meglio:
l'essere umano vede errori dove non ce ne sono, una morte o un dolore diventano dentro di noi fonte di sofferenza poiché le consideriamo ingiuste o sbagliate. Siamo convinti che dietro ciò che avviene e che ci fa soffrire ci sia un errore che va corretto...ma non è così. L'Uno sa benissimo cosa fa e se lo fa c'è un motivo che noi non siamo tenuti a cogliere, ma solo a vivere poiché la nostra coscienza è e sarà parziale per molte vite ancora.
Dunque la richiesta è quella di sviluppare un silenzio rispetto alle questioni della personalità, un dominio della resistenza a favore di un ascolto profondo dell'anima.
Grazie Rune Sempre, oggi serviva proprio.
Jlenia Adain
Ci identifichiamo perché non riusciamo a vedere che ciò che viviamo sono semplici esperienze atte al nostro progresso animico. Ci identifichiamo perché proprio il meccanismo dell’identificazione permette di passare di vita in vita evolvendo. Dal momento dell’incarnazione, usiamo l’identificazione con la nostra percezione emotiva per dare forma alla macchina biologica e procedere nell’esperienza. Diamo forma esperienza dopo esperienza al nostro corpo emozionale, detto anche corpo di dolore, con cui misureremo ogni accadimento. Tutto ciò che viviamo è quindi filtrato dalle vecchie impressioni emotive che, come uno schermo di plexiglass, dividono il me odierno dall’esperienza in atto e la collega però al “vecchio me” o il “dolorante me” che si è costruito nel tempo.
Tra noi e la realtà abbiamo quindi il CORPO DI DOLORE, fatto di vecchi dolori e vecchi traumi, ma che ha acquisito talmente tanta potenza da avere necessità di alimentarsi continuamente. Attira quindi a sé tutte quelle esperienze con cui può crescere e diventare più forte: offese, brutte situazioni, fraintendimenti, parole dubbie…cerca ogni motivo per crescere.
Noi alimentiamo il corpo di dolore in continuazione, con la tv, con la routine e con la nostra inconsapevolezza. Se lasciamo che agisca indisturbato, sarà sempre più forte. Dobbiamo osservarci nel nostro dolorare, osservare le dinamiche di sofferenza e osservare le dinamiche che alimentiamo per soffrire, questo ci farà diventare consapevoli e trasformerà il corpo di dolore in energia di cui possiamo usufruire. Cominciamo quindi a guardare quali siano le dinamiche che alimentano il nostro soffrire, rattristarci, dolere. Osserviamo e accogliamo…e piano piano si dissiperanno
Allo stesso tempo, possiamo usare uno strumento esterno, un talismano creato da tre rune:
Un talismano potente che potrà aiutarvi a dissipare, mentre vi osservate, ciò che consapevolizzate e siete pronti a lasciar andare.
Grazie Rune Sempre, Jlenia Adain
Etimologia di Hagalaz
La runa Hagalaz, spesso scritta come "Hagall," è la runa dell'alfabeto runico corrispondente alla lettera "H" nell'alfabeto latino. La sua etimologia è legata alla parola proto-germanica "hagall," che significa "grandine." Questa associazione con la grandine suggerisce la natura caotica e distruttiva di questa runa.
Significati di Hagalaz
Hagalaz rappresenta il concetto della distruzione necessaria per il rinnovamento e la crescita. È la forza della natura che rompe e disgrega ciò che è obsoleto e danneggiato per far spazio a qualcosa di nuovo e migliore. In sintesi, i principali significati di Hagalaz sono:
Usi Magici di Hagalaz
Ora, parliamo degli usi magici di Hagalaz. Questa runa può essere una potente fonte di energia per chi la comprende e la utilizza con saggezza. Ecco alcuni modi in cui può essere utilizzata:
Hagalaz è una runa straordinaria che rappresenta la distruzione e il rinnovamento. Mentre può sembrare spaventosa, la sua energia può essere utilizzata per scopi magici positivi, come purificazione, protezione e trasformazione personale. Ricordate sempre di trattare con rispetto e saggezza le forze della natura e della magia. Grazie per averci seguito in questo viaggio attraverso la runa Hagalaz.
Hagalaz, prima runa del secondo Aett, quello dedicato al dio Heimdall. E’ definita la Runa Madre poichè matrice della Creazione. Nel suo glifo a forma di fiocco di neve, Hagalaz è il seme che contiene tutte le energie delle rune del Futhark. E' lo schema che tiene uniti gli atomi della materia.
Viene associata alla grandine e ci parla di destrutturazione, di eventi funesti e di cambiamenti importanti. Hagalaz è la forza distruttiva pura, naturalmente esistente e la capacità di cambiare e modellare il mondo. Ci ricorda che a volte è necessario distruggere prima di poter ricostruire.
E' la Runa della purificazione e porta con sè dolore, prove e sacrificio.
Hagalaz fa cadere le maschere che ci siamo costruiti per metterci a nudo davanti all’essenziale, alle cose che contano per davvero. E’ cruda, dura ed estremamente reale, ci mostra l’autenticità compresa delle cose che non ci piacciono, i nostri difetti e le nostre debolezze. Ci obbliga ad affrontare gli ostacoli che ci impediscono il progresso, rimuove le convinzioni e le abitudini che generano sofferenza e inerzia.
Hagalaz come le due rune successive è associata alle Norne, divinità che tessono il destino e che vivono alle radici dell’albero cosmico di Yggdrasil, in particolare ad Urd, la Norna del passato.
Hagalaz è la seconda delle rune irreversibili del Futhark, perciò non ha una posizione invertita, ha comunque delle ombre che è bene osservare.
Significato della Runa Hagalaz luce
Cambiamenti, verità, autenticità, liberazione, formazione, distruzione degli schemi.
Significato della Runa Hagalaz ombra
Distruzione, sacrificio, avversità, rinunce, dolore, perdita, ostacoli, prove.
Io sono Hel, figlia di Loki, regina dei morti in Helheimr. Il mio volto è metà magnificamente vivo e metà livido cadavere. Sono la magnificenza della dualità. Sono figlia dell’inganno e del caos. Mi paleso raramente sulla terra, ma quando lo faccio porto sventura, scompiglio e malattia. Io sono la grandine, il più bianco dei chicchi; sono tempesta di ghiaccio che scende vorticosa dalla volta del cielo ed è sparsa in giro dalle folate del vento finché poi si scioglie in acqua. Sono l’uovo di ghiaccio, seme di Ymir e do origine al creato. Sono la Madre di tutte le Rune. Io sono Hagal, sessualità lunare e sanguigna.
Io sono l’armonia cosmica che si ottiene attraverso le prove più ardue, sono il lutto e la perdita. Io sono la dimensione inconscia e nascosta guidata dall’Orlög, rispondo alla legge dell’esistenza individuale. Con me imparerai ad inchinarti al decreto divino, imparerai che non si sfugge alla legge dell’evoluzione. Io sono il modello perfetto che contiene l’energia potenziale neutra presente nell’Universo. Io sono la struttura che evolve racchiusa nei regni dell’essere. Attraverso di me potrai liberarti dal conosciuto, potrai morire a ciò che credi di essere. Io distruggerò le tue forme di controllo finché non imparerai a lasciar andare. Io sono la pazienza mentre le cose fluiscono e ti libero violentemente dagli schemi costrittivi. Non sono dolce, ma arrivo allo scopo. Pulisco, epuro e dopo il mio passaggio, nulla può più continuare allo stesso modo. Io sono la rigidità che senti ogni volta che ti viene imposto un movimento dall’esterno; sono la stasi mortale ogni volta che la realtà è schematica e prestabilita. Io ti obbligo a confrontarti col passato attraverso la tortura di qualcosa che non ti aspetti e distruggo il conforto di una vita apparentemente senza scossoni. Ti lascio una sola scelta e sta nel decidere chi essere mentre arrivo inesorabile nella tua vita.
Auguste Rodin è ritenuto lo scultore capostipite della scultura moderna, arricchendo di un innovativo linguaggio espressivo la scultura della sua epoca. Nasce il 12 novembre del 1840 a Parigi, il suo periodo runico di nascita è dominato dall’energia della runa Hagalaz.
Hagalaz è la Runa madre, simbolo del mistero della struttura del mondo, la forma originaria dell’uovo di ghiaccio che racchiude in sé il modello dell’Universo. Ha a che fare con la manifestazione e con la distruzione, con l’ordine e con il caos. Bene si inserisce questa definizione se parliamo di scultura, in modo particolare della scultura di Auguste Rodin. Sempre più distanti dal tradizionale concetto accademico di "finito", le opere di Rodin si formano grazie alla singolare interazione della luce che colpendo la superficie rivela il mito interiore, enfatizzando l'essenziale. L’energia di Hagalaz pulisce, mostra la verità, fa apparire l’essenziale.
Per Rodin, l'obiettivo è la ricerca della verità attraverso l'incessante atto creativo, non la semplice impressione, ma la totalità dell'opera. L'essenza del dramma emerge come un'energia sotterranea nella scultura, Rodin incarna la connessione tra l'umanità e il fervido mondo dell'infinita bellezza dell’Universo, unendo uomo e creazione artistica.
La Runa Hagalaz nel suo glifo originario a sei rami è il collegamento tra forze che si muovono nelle quattro direzioni generando una struttura tridimensionale.Allo stesso modo, Rodin concepisce le sue opere perché siano apprezzate da molteplici angolazioni, la sua volontà è che una scultura possa elevarsi in modo libero, permettendo di visionarla appieno da qualsiasi punto di vista in sintonia con lo spazio circostante. Il suo è un costante sforzo per catturare il movimento, la luce e le loro continue variazioni nello spazio e nel tempo.
“Quando comincio una figura – diceva Rodin -, prima la guardo di fronte, da dietro e sui profili destro e sinistro; in altre parole ne considero i profili da quattro angoli. Poi, con l’argilla modello la massa grezza… poi faccio… i profili visti da un angolo di tre quarti. Poi, ruotando di volta in volta la mia argilla e il mio modello vivo, faccio confronti e miglioramenti… poi cambio la mia posizione e quella del mio modello, in modo da vedere un altro profilo; la cambio ancora, e in questo modo, fase per fase, finisco per fare un giro completo del corpo. Ricomincio condensando e raffinando i profili sempre di più. Dato che il corpo umano ha un numero infinito di profili, ne faccio quanti posso o quanti ne considero utili”.
“Io non sono un sognatore, sono piuttosto un matematico. Le mie opere sono buone perché sono geometricamente corrette”.
Un’opera tra le tante interessanti su cui vorrei riflettere in riferimento alla Runa Hagalaz, è La porta dell’Inferno,opera monumentale alla quale Rodin dedicò la maggior parte della sua carriera (circa 40 anni). Già la forma della porta richiama il glifo della Runa Hagalaz del Futhark, con due assi parallele unite da un asse orizzontale, inoltre Hagalaz è il portale che ti libera dal conosciuto, che fa morire ciò che credi di essere.
E’ ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri e descrive il viaggio di Dante attraverso l'Inferno, rappresentando le pene e le sofferenze dei peccatori. Realizzata in bronzo, misura circa 6 metri di altezza, 4 metri di larghezza e 1 metro di profondità. La composizione è complessa e affollata, con una moltitudine di figure umane, demoni e creature mostruose che sembrano emergere dalla superficie della porta. Rappresenta la condizione umana, la sofferenza, la colpa e la disperazione. Rodin fu ossessionato da quest’opera al pari della condizione tormentata dei dannati che scolpiva.
Hagalaz parla di morte e di rinascita, di sacrificio e di tortura e qui siamo all’Inferno, in cima alla porta, Le Tre Ombre rappresentano una tripla incarnazione di Adamo, in una posizione prostrata e tormentata a causa del peccato originale.
“Io ti obbligo a confrontarti col passato attraverso la tortura di qualcosa che non ti aspetti e distruggo il conforto di una vita apparentemente senza scossoni. Ti lascio una sola scelta e sta nel decidere chi essere mentre arrivo inesorabile nella tua vita.” Cit. La Voce della Runa
La Runa che sorregge energeticamente i giorni dal 28 ottobre alle 08:01 al 12 novembre alle 09:00 è Hagalaz:
Il mercoledì è il giorno dedicato a Odino e invocando il suo nome e la sua energia attraverso i suoi molti nomi, estraggo le rune e ricevo il suo messaggio.
Nella mitologia norrena, il 28 ottobre segna un momento significativo: il passaggio alla reggenza di Hagalaz e l’arrivo del gelo invernale.
Nelle fredde notti dell'ultimo autunno, tra il 28 ottobre e il 2 novembre, si celebrava una festa di antica origine chiamata Notti d'Inverno.
Sotto l'influenza della runa Hagalaz, siamo chiamati a un profondo momento di riflessione sulle nostre vite. È il momento di fare pulizia, liberandoci da ciò che è superfluo e tornanre alle cose essenziali. Questa runa ci invita a considerare ciò che è veramente importante, a ricordarci quali sono le nostre priorità e a comprendere che la vera ricchezza è spesso legata alle cose più semplici della vita.
Wunjo, uscita capovolta in questa lettura, sottolinea che il benessere deriva dalla destrutturazione del superfluo. Ridurre la complessità della nostra vita può portare a una maggiore felicità e contentezza. Questo è un momento ideale per semplificare, per focalizzarsi sulle cose che davvero ci rendono felici.
La runa Ansuz, che si presenta al centro, accanto a Hagalaz, ci ricorda di guardare verso l'alto, di aprirci alla chiamata spirituale che abbiamo ricevuto e di cui forse ce ne siamo scordati. Questo significa riconoscere che non siamo solo esseri materiali ma che c'è una dimensione più elevata a cui possiamo tendere per farci da guida nelle scelte e nelle azioni.
Nauthiz, infine, ci richiama al bisogno spirituale e al fuoco interiore che possediamo. Questa runa ci incoraggia ad attingere a questa fonte di forza interiore per affrontare con coraggio gli eventi della vita. È il momento di connettersi con la nostra determinazione interiore per superare le sfide che potrebbero attraversare il nostro cammino.
In sintesi, questa previsione runica ci invita a un periodo di pulizia, di rinnovamento spirituale e di semplificazione. Siamo incoraggiati a concentrarci sulle cose essenziali, a guardare verso l'alto per guida e ispirazione, e a trovare forza nell'interno di noi stessi per affrontare qualsiasi ostacolo che possa presentarsi.
Questi giorni sono dominati dalla vibrazione della runa Hagalaz, prima runa della seconda Stirpe del Futhark. il chicco di grandine portatore di distruzione e rinnovamento. E' importante saper cogliere il messaggio che sta dietro a questa runa di dissoluzione. Dissoluzione che sbaraglia credenze e fa cadere le maschere a cui siamo più affezionati...
Le rune ci rammentano di avere un atteggiamento di apertura e di fiducia, di abbracciare l'opportunità di questo momento senza opporci. Non ci è dato di sapere quante possibilità possono manifestarsi sul nostro cammino, sicuramente porteranno al progresso e alla chiarezza.
Runastraè un’agenda settimanale con indicazioni utili alla crescita spirituale unendo conoscenze astrologiche e rune.
Vi accompagna in ogni passo del vostro percorso, fornendovi strumenti potenti per creare una vita piena di saggezza e realizzazione.