Volva Norrena e Veggente Teosofico
Un confronto
Osserviamo più da vicino due figure centrali della tradizione norrena e della Teosofia
La Volva e il Veggente Teosofico sono due figure che appartengono a diverse tradizioni spirituali e culturali,
ma entrambe sono associate alla pratica della divinazione e alla ricerca di conoscenza oltre i confini della realtà fisica. Mentre la Volva è una figura della tradizione norrena, il Veggente Teosofico fa parte di un movimento filosofico e spirituale noto come Teosofia. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche e i punti di convergenza e divergenza tra queste due figure.
La Volva, anche conosciuta come Völva o Völur, era una figura importante dotata di poteri magici e di conoscenze profonde, in grado di comunicare con gli dèi e gli spiriti. La sua pratica principale era la divinazione, in cui utilizzava rune, incantesimi e trance per ottenere visioni del passato, del presente e del futuro. La Volva era considerata una figura rispettata e temuta, poiché la sua abilità di predire gli eventi futuri poteva influenzare le decisioni e il destino delle persone.
D'altra parte, il Veggente Teosofico fa parte della Teosofia, un movimento filosofico e spirituale fondato nel XIX secolo da Helena Petrovna Blavatsky. La Teosofia combina elementi di religione, filosofia e scienza, e si basa sulla ricerca della verità universale e della conoscenza nascosta. Secondo la Teosofia, il Veggente Teosofico è un individuo che ha sviluppato abilità psichiche e spirituali avanzate, in grado di percepire dimensioni superiori della realtà e di comunicare con esseri spirituali e maestri illuminati. Il Veggente Teosofico cerca di ottenere una visione più completa dell'universo e di comprendere i suoi misteri attraverso la meditazione, lo studio e la pratica spirituale.
Sebbene la Volva e il Veggente Teosofico siano entrambe associati alla divinazione e alla ricerca di conoscenza oltre il mondo fisico, ci sono alcune differenze significative tra le due figure. La Volva operava all'interno di un contesto culturale specifico, mentre il Veggente Teosofico è una figura più recente e fa parte di un movimento filosofico-spirituale più ampio. Inoltre, la pratica della Volva era fortemente legata alle rune e ai metodi divinatori nordici, mentre il Veggente Teosofico si basa su una gamma più ampia di tecniche spirituali e metafisiche. Le Rune erano lo strumento essenziale per la Volva, poiché sono i codici che creano e di conseguenza descrivono la realtà che viviamo. Il Veggente invece utilizzava i sensi sottili per esplorare le dimensioni non visibili della realtà.
Un altro punto di divergenza tra le due figure riguarda la loro concezione dell'universo e della spiritualità. La Volva operava all'interno del contesto della mitologia norrena, che comprendeva un pantheon di dèi e un sistema di credenze specifico. Il Veggente Teosofico, d'altra parte, si basa sulla Teosofia, che abbraccia un approccio eclettico e inclusivo alla spiritualità, incorporando elementi da diverse tradizioni e filosofie religiose. il veggente non si chiude all'interno di un sistema rigido, ma si apre a ciò che ha attorno man mano che si svela. Il più grande veggente del secolo precedente fu Charles Webster Leadbeather.
Nonostante queste differenze, sia la Volva che il Veggente Teosofico condividono l'obiettivo di ottenere una comprensione più profonda del mondo e della spiritualità. Entrambe le figure sono alla ricerca della verità e della conoscenza nascosta, e utilizzano le loro abilità e pratiche per accedere a dimensioni più elevate di consapevolezza.
In conclusione, la Volva e il Veggente Teosofico sono due figure associate alla divinazione e alla ricerca di conoscenza oltre i confini della realtà fisica. Mentre la Volva appartiene alla mitologia norrena e la sua pratica è basata sulle rune e sulla comunicazione con gli dèi, il Veggente Teosofico è una figura più moderna appartenente alla Teosofia, un movimento filosofico e spirituale che cerca la conoscenza attraverso una combinazione di religione, filosofia e scienza. Nonostante le differenze, entrambe le figure rappresentano l'aspirazione umana a comprendere i misteri dell'universo e a connettersi con dimensioni superiori della realtà.
Jlenia Adain