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Il Bifrost e il segreto per essere Anima



Il ponte arcobaleno è il passaggio tra Terra e Cielo, il passaggio tra il Midgard, la terra degli uomini, e Asgard, la città degli Dei. Questo ponte si chiama Bilrǫst, la “via dai molti colori”, o Bifrǫst, la “via tremula”, e fu costruito dagli Dei con grande maestria, nonostante questo è Via molto fragile, difficile e faticosa, accessibile soltanto a coloro che sanno come accedervi.

La prima estremità è nel mondo di Midgrad e l'altra estremità del ponte, sul quale sono incise le Rune, termina ai piedi dei cancelli di Ásgard. In quel luogo Heimdall, la sentinella degli dèi, veglia giorno e notte, attento che i giganti, personificazione del Caos, non abbiano accesso al ponte arcobaleno e non tentino di scalare il cielo invadendo Asgard. Heimdall inoltre farà passare solo i meritevoli attraverso i cancelli...

L'idea di una via di comunicazione tra Alto e Basso è comune a moltissime culture antiche, il mito scandinavo recupera l'idea dell'arcobaleno e lo trasforma in un vero e proprio ponte (brú), anzi, un “ponte degli Asi” e quindi divino” (ásbrú). Proprio l'immagine stessa dell'arcobaleno è simbolo del collegamento tra il Cielo e la Terra, tra gli Dei e gli uomini; simbolo della Via che gli uomini devono percorrere per innalzarsi o semplicemente per tornare al Padre, ma anche della via che l'Anima deve seguire per incarnarsi sulla Terra. Anche gli Dei lo usano per abbassarsi, per trovarsi quotidianamente alla loro assemblea alla fonte di Udrarbrunnr.

Una Via percorribile da chi ne conosca il segreto o abbia la necessaria sapienza per intraprendere il viaggio per le sfere celesti. Alcuni studiosi hanno cercato una sua corrispondenza con una via astronomica esistente, la Via Lattea per esempio, ma l'unica certezza è che questo ponte è un difficile passaggio che se intrapreso porta nel Mondo del Sé. Esotericamente abbiamo una rappresentazione di quale sia il giusto modo di fare un percorso che ci faccia assomigliare sempre di più a ciò che siamo davvero, a quel Divino che in noi è Essenza.

Ma qual è il segreto? Cosa rende percorribile il ponte che eleva?

La presenza. Il ponte è fragile anche se costruito con arte e quindi percorrerlo significa valutare ogni passo, accoglierlo e ascoltarlo. Per dirla con termini da XXI secolo, osservando se stessi mentre si vive, portando presenza in ogni azione e non dimenticando mai che non siamo padroni del nostro destino.

Grazie, Jlenia ᛞᚨᚷᚱᚢᚾ Adain


fonte articolo: spaziofehu.it