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Intervista a Eugenio Chionaky

Rompiamo il ghiaccio conversando con Eugenio Chionaky , esploratore spirituale e autore del libro: “Le rune della Psiche” . Un approccio sciamanico il suo con imprinting psicologico. Ci racconta come sono entrate a far parte della sua vita le Rune, come sono diventate strumento del suo servizio nel mondo. Come consiglia di viverle e sentirle mettendosi in gioco in prima persona. Lo ringraziamo per il suo contributo che va ad arricchire la nostra visione dell’universo Rune. Buona visione!



Eugenio ha un'indole stregonesca, sciamanica e la si percepisce: parlando con lui si ha la sensazione di essere visti davvero per quello che si è. Le Rune lo accompagnano fin da piccolo e sono diventate prima compagne di vita e solo dopo strumenti di lavoro. Ha una visione psicologica che coniuga antico e moderno e che lascia aperte alla contaminazione tra discipline. Una apertura notevole e interessante.

J. A. Benvenuti a questa nuova intervista per La Runa di Odino, sono qui con Eugenio Chionaky. Esploratore spirituale e autore del libro Rune della Psiche. Ci racconti un po' cosa significa essere esploratore spirituale? Sono andata a vedermi il tuo sito e ho letto che aiuti e sostieni le persone nel percorso di consapevolezza…

E. C. Si, esattamente. Di base sono Naturopata e Counselor, questi sono i miei studi, la mia preparazione, diciamo il settore dell'operatore olistico per chiarirci. Ho deciso poi di darmi un’etichetta anche se diciamo non mi fa impazzire, ma in questo mondo è fondamentale e importante avere un biglietto da visita con un’etichetta e allora ho scelto esploratore spirituale perché è quella che si avvicina di più al mio essere, al mio sentire. La mia esistenza è in continua esplorazione, in continuo movimento, in continuo cambiamento. Ho deciso di portare questo anche nel mondo, non solo dentro me stesso.

J. A. L'idea di avere un'etichetta, è vero che è fondamentale nel nostro mondo per riconoscersi in qualcosa. L'idea dell’esplorazione mi piace, mi fa venire in mente te con il cappellino da esploratore, con la torcia alla ricerca di qualcosa.

E. C. Potremmo usare questa metafora che è perfetta oppure quella dell'Eremita: la carta dei tarocchi che va con la lanterna dentro i meandri del buio per cercare di scoprire qualcosa...dentro di me prima di tutto, perché il mondo è dentro e poi nel riflesso esteriore, nel mondo esteriore e quindi avere a che fare con la collettività, con le persone.

J. A. Mi piace molto la metafora dell'Eremita, perché è una delle mie carte preferite e secondo me parla tanto di quello che facciamo in questo mondo come operatori olistici, spirituali, del benessere, ci mettiamo dentro un pochino tutte le etichette in modo che nessuno si senta escluso. Allora, siamo qui per fare quattro chiacchiere sulle Rune, mi racconti come le hai incontrate? Sono molto curiosa.

E. C. Non c’è dietro una chissà quale storia da film hollywoodiano, tipo che ero su una montagna e un fulmine di Thor mi ha colpito e son comparse le Rune, non è andata così. Quando ero più giovane, a scuola ad una lezione di letteratura, un mio professore ha citato Borges e disse che questo autore conosceva il linguaggio delle streghe: le rune. Gli chiesi cosa fossero le Rune e non mi seppe dare una risposta. Ecco, quella non risposta ha attivato in me un catalizzatore di andare a scoprire un qualcosa che chiaramente era già dentro di me e che dovevo riscoprire e riportare alla luce specialmente dal punto di vista mentale in questa esistenza. Da qui è cominciato il mio lavoro con le Rune, dapprima a cercare i pochi libri che erano editi in Italia, poi piano piano si è affiancato anche quello che era il mio studio in generale del settore esoterico che è stato sempre una colonna portante all'inizio, poi ho cominciato proprio a viverle, io non dico più studiarle, io dico viverle. Viverle significa in maniera cinestesica: le sento, le vedo, le studio, con la mente, con le emozioni, col corpo. In questo processo che è durato diciott’anni (prima di divulgarle), ho incontrato personaggi in Italia ma anche persone dell’est Europa che mi hanno dato delle chiavi importanti più che altro di natura sciamanica, di sciamanesimo runico. Mi hanno dato un imprinting sicuramente importante.che si è aggiunto al mio modus operandi che è più psicologico dal punto di vista più puro della parola psicologia, cioè psiche. Psiche intesa come Anima non come cervello. Oggi noi pensiamo che sia la mente ma in realtà psiche è Anima, che sta dentro di noi in particolare nel cuore non tanto nella testa, la testa è un bellissimo strumento che è in funzione di questa Psiche.

J. A. Mi ha colpito che hai detto che ti sei approcciato prevalentemente a studi nell'est Europa. Io so che tu hai se non sbaglio delle origini russe. Parli di quel tipo di studio oppure un'altra parte dell'est Europa. Ci spieghi? Così ci facciamo un’idea di come ti sei formato.

E. C. Sono nato in Italia, ho origini russe anche se io non parlo Russo, sono in Italia da un po' e sono felice di essere italiano, per una serie di sincronicità, sono venuto in contatto con tante persone di quella zona lì che sono arrivate nel momento giusto a darmi delle chiavi importanti. L'approccio è prettamente sciamanico, però diciamo che l'imprinting anche psicologico già c'era, di lavorare con le Rune come spartiti delle emozioni, cioè come fossero una chiave non solo interpretativa ma per lavorare in maniera molto viscerale con esse di un aspetto prettamente di matrice emotiva, astrale si direbbe anche in esoterismo. Usare le Rune come password, come codici, come glifi che ti connettano a determinate istanze di piani sottili.

J. A. Che poi quello sono, perché sono codici che decifrano la realtà, per cui in qualche modo ti consentono di accedere ad un'energia che forse per te in quel momento, non è così a portata di mano, per cui puoi arrivarci in quel modo. Estremamente interessante il tuo punto di vista, io so che hai scritto un libro che si chiama Le rune della psiche, ci parli un po' della tua visione in modo approfondito dello strumento runico?

E. C. Il mio obiettivo è stato quello di presentare le Rune e dare una chiave di studio, di approccio dalle basi come uno strumento di guida da sé stessi a un sé stesso migliore, quindi una sorta di crescita personale, per questo uso termini moderni che mi piacciono. Il mio obiettivo era quello di poter utilizzare le rune ogni giorno, ma oggi non come 2000 anni fa. Per quanto la tradizione io la rispetto moltissimo, anzi la tradizione è la colonna portante senza di essa non ci sarebbe niente in questo mondo, però anche vero che noi continuamente ci evolviamo come esseri umani e anche perché il cambiamento è l'unica costante nella nostra vita. L'unica certezza che abbiamo è il cambiamento, di conseguenza anche delle tradizioni far si che possano evolvere rispettando ciò che è venuto prima. Il mio obiettivo con le Rune è quindi che siano fruibili tutti i giorni per i blocchi che abbiamo durante la giornata, per i talenti che vogliamo sviluppare, per comprendere qualcosa dentro di noi che è ancora oscuro e non riusciamo a comprendere. La famosa lanterna esplorativa dentro di noi, comprendere qualcosa di noi e del mondo, che possano esserci di aiuto, una guida. E poi che noi stessi una volta imparato a usare queste Rune possiamo quindi essere dei runologi ed essere al servizio degli altri.

J. A. Come le usi tu le Rune nel tuo quotidiano? Puoi dare qualche indicazione e qualche consiglio alle persone che magari ne capiscono meno e che possono avere preso solo un libro e si sono un po' appassionati.

E. C. Certo, allora il metodo più facile e comune di utilizzo delle Rune è quello divinatorio, cioè l’estrazione di una runa, faccio un esempio, estraggo Laguz, questa è una Runa che parla molto di inconscio, legata molto all'emotività, alle emozioni. Per me oggi è una richiesta di lavorare con questi aspetti miei emotivi interiori che stanno emergendo, che stanno venendo a galla. Potrei estrarre alla sera prima di andare a letto, tirando le somme della giornata tengo un mio diarietto magico e penso: come mai è uscita questa Runa? Significa questo o quell'altro, per quello ci sono i libri che ce lo spiegano, mi danno una mano nell’interpretazione e poi ci metto la mia chiave interpretativa. Tirare fuori una Runa la sera aiuta a chiederci: Com'è andata la giornata? Come mi sono sentito? Cosa ho pensato? come associo la mia giornata al glifo, al significato della Runa Laguz? Cosa mi è successo in questa giornata e tiro le somme sul mio diario. Questa è una cosa che ho fatto per tantissimi anni e questo mi hai dato modo di esperire a mio modo partendo da una base tecnica che avevo come tutti imparato, poi cominciato a viverle di mio. Come risuonavano in me? Come il mio canale intuitivo si apriva nei confronti delle forme pensiero Rune? Questo mi ha dato modo di staccarmi da schemi, da preconcetti e aprire me stesso a questo canale del mondo delle idee runico. Questo è un esercizio che dico di fare a chi si approccia alle Rune ed è una cosa che io continuerò a fare anche dopo anni perché ogni giorno ho sempre da imparare qualcosa e le Rune mi dicono cosa sta accadendo dentro di me in quel momento. E più conosco me stesso e più conosco il mondo.

J. A. Devo dire che io faccio lo stesso esercizio in modo costante e lo faccio anche la mattina, per cui un'altra possibilità è quella di estrarre una Runa per capire qual è l'energia di cui hai bisogno nell'arco della giornata: mi disegno la Runa sul corpo e la porto con me proprio per capire che cosa mi è richiesto per quella giornata come energia di supporto. Poi estraggo la sera per poter fare il lavoro di cui parli tu.

E. C. Ti faccio un altro esempio sul mio libro descrivo di estrarle al mattino come fai tu, perché secondo me nello studio è un po' più importante farlo il mattino. Lavoro un po' sulla mia energia in quel giorno, metti che quel giorno mi esce la Runa Teiwaz. Una Runa molto guerriera, di coraggio, di forza di volontà, molto maschile. Bene, significa che quella giornata sicuramente avrò bisogno un po' di una pillolina di coraggio, mettermi all'opera e come dici tu, posso disegnarmela sul mio polso sinistro, oppure mi metto in postura Runa Teiwaz. La ripeto col mio corpo, faccio da vettore e mi carico di questa energia. Ecco in questo caso un'estrazione al mattino mi suggerisce come poter andare lavorare attivamente perché poi alla fine della giornata vedo anche come è andato questo lavoro. Diciamo che, come tutte le cose, ci vuole esercizio, pazienza, ci vuole esperienza.

J. A. E’ interessante perché ti invita anche alla presenza cioè se estrai prima o dopo, tu sei costretto se la estrai prima a prestare attenzione a quando quell'energia effettivamente ti serve invece se la estrai alla fine ti fa ritornare indietro per vedere quanto sei stato presente nell'arco della giornata, rispetto a quella energia.

E. C. Infatti, io suggerisco di fare entrambe le cose: al mattino di andare molto più di pancia più viscerale, stacco la mente c’è un canale diretto tra la mia parte più profonda che abbiamo cioè l'Anima che comunica alla mia personalità il messaggio, ne traiamo il consiglio il nostro suggerimento e ci lavoriamo. Invece la sera facciamo risedimentare tutto quello che abbiamo vissuto, in questo caso un lavoro un po' più mentale, più studiato, annotando sul nostro diario del lavoro su di sé. Se facciamo questo percorso per un certo periodo, almeno 40-90 giorni già notiamo che non siamo più come prima, possiamo vedere come siamo cambiati.

J. A. Abbiamo parlato di Rune e di lavoro su di sé, possiamo dire in chiave abbastanza moderna, ti chiedo quale è il tuo rapporto con la tradizione nordica?

E. C. La mitologia germanica mi ha sempre affascinato. E’ stato un magnete nella mia vita e in generale tutta la mitologia già da quando ero bambino, vedevo queste figure di mitologia norrene, germaniche e pensavo: “Che fighi!” e naturalmente non avvengono cose a caso. Dico che sono fighi perché dentro qualcosa mi attirava ad essi e questa attrazione, ha fatto in modo che io entrassi in questo mondo e in qualche maniera ritornassi a capirlo, a studiarlo, a riportarlo in vita. Dapprima è stato più ludico, che poi è l’approccio migliore, un gioco come bambini ritornare a giocare con le Rune o la mitologia, poi piano piano, invece, ho cominciato anche studiare appunto delle divinità in chiave metaforica, archetipale. L’archetipo di Freya della runa Fehu, io posso vederlo chiaramente, posso studiare come è la divinità, quali sono i suoi pro e i suoi contro, le sue caratteristiche secondo la mitologia ed è affascinante e io consiglio a tutti di farlo perché poi dà colore e spessore allo studio anche con le rune. Tornando a Freya, io la vedevo come una divinità di abbondanza, suadente legata molto alla Runa Fehu. La tradizione ci dice che la Runa Fehu rappresenta il bestiame ai tempi significava ricchezza, abbondanza non solo economica, ma di vita. E oggi la Runa Fehu cosa significa? Abbondanza ma anche nutrimento. Oggi noi come ci rapportiamo al nutrimento? Ho davanti una tavola imbandita come mi comporto? Divoro tutto? faccio lo schizzinoso? mangio un po'? E’ il rapporto tra me e l’abbondanza. Come mi sono nutrito io da cordone ombelicale materno? Ho divagato dalla domanda, in breve, la mitologia mi piace tantissimo e appena ho la possibilità vado a scorgere ancora qualche dettaglio che non conoscevo, qualche storia a riguardo.

J. A. Ho visto sul tuo sito che fai anche la lettura del tema natale astrologico anche attraverso le Rune.

E. C. Questa è una cosa un po’ di avanguardia oggigiorno, perché sul mondo delle Rune, non si sa tantissimo, si sta piano piano cercando di ricostruire ed esploratori come me stanno andando a cercare più materiale possibile, a ricostruire sia da un canale intuitivo, sia da ritrovamenti dalla tecnica quello che erano usi e costumi ma specialmente anche il loro utilizzo. Le rune specialmente quelle inglesi sono state molto utilizzate in chiave astrologica e anche quelle dello Younger Futhark (quelle vichinghe) sono stati utilizzate per l’astrologia e per tante altre cose es. posture ecc. Da questi studi, stiamo cercando di ricostruire il rapporto astrologia-rune con l’Elder Futhark, ci sono un sacco di calcoli, di cambi, perché ai tempi comunque a seconda di dove guardavi, il cielo era differente. Popolazioni del nord avevano un cielo, quelle del centro Europa ne avevano un altro, computi del tempo diversi, calendari differenti, stiamo cercando di trovare dei punti saldi per utilizzare le Rune e l’astrologia. Quello che è stato trovato io lo utilizzo già, però diciamo che ogni tanto vado a riscolpire questi pezzi perché arrivano nuovi studi, io stesso scopro qualcosa di nuovo e allora vado a ridimensionare degli aspetti. Comunque, da un punto di vista pratico lo trovo veramente molto interessante. Perché mi piace molto l’astrologia, la studio da anni e mi dà una mano con le Rune o viceversa: quello che da un un tema natale astrologico non riesco a percepire mi arriva quasi sicuramente con le Rune, vado ad implementare qualcosa che mi sfuggiva, una sfumatura della persona a cui non arrivavo, le Rune me la danno. Non calcoli solo la tua Runa di nascita, la Runa solare, la Runa ascendente o la Runa della luna anche se sono importantissime e danno già la carta di identità dell'individuo, ma vai a vedere anche uno schema di altre Rune che sono presenti che sono più sentite o più inconsce e in base a questo si va a vedere una sorta di scansione dell’individuo insieme all’astrologia classica. Io sto avendo veramente ottimi risultati, sono soddisfatto.

J. A. Mi hai colpito quando hai detto che ogni tanto vai a sistemare perché è la stessa cosa che faccio anch'io. Mi pare di aver capito una cosa, poi dopo un anno ci ragiono con tutte le esperienze fatte e ti rendi conto che forse c'è da dare un’aggiustata. Non è mai un cambio improvviso totale, però c'è sempre qualcosa, effettivamente che va sistemato. Possiamo dire che per come conosciamo le Rune adesso, sono ancora un sistema in evoluzione?

E. C. Certo, certo. Ma infatti così da bocca a orecchio sciamanicamente mi è stato proprio detto e ci credo, lo vivo, lo so. Infatti, dico sempre alle persone: non dovete credere ma sperimentare, vivere un po' come moderni scienziati. Leggere le cose, vedere in un video ci dà una chiave di lettura, però poi dobbiamo viverle per sentire davvero un qualcosa. Le Rune sono energia che adesso ha una nuova linfa, è giovane. E’ una giovane ragazza che sta esplorando il mondo e che ha fatto il suo percorso di vita prima. Adesso si sta rigenerando e sta esplorando il mondo, ha bisogno di vivere, ha bisogno di persone come te adesso che stanno cercando di trovare persone in giro, di creare canali, di questo ne sono certo. Non solo in Italia, ma nel mondo. Basta dare un'occhiata alle persone che hanno a che fare con loro nel mondo: dall'Italia all'Argentina, alle tantissime persone nel resto d'Europa e negli Stati Uniti.

J. A. Secondo me questa è una parte importante, per cui ti ringrazio per questo finale intervista in cui dici che l'importante è che sentire, non credere e sperimentare, credo che siano le parole che sono più adatte alle Rune. Studiare la tradizione è fondamentale, lo sappiamo ma anche cominciare a muoversi nel nuovo.

E. C. E’ come suonare uno strumento musicale. Io posso avere tutto il talento di questo mondo ed è una chiave che in parte ti viene data o ce l'hai non ce l'hai chiaramente, però è anche vero che se non studio, se non mi metto lì con la tecnica il talento diventa qualcosa di frustrante. Io ho un orecchio musicale, ho davanti una chitarra, ma non so come si fanno gli accordi, allora diventa frustrante. La tecnica, la tradizione dei chitarristi prima di me, le scuole, certo che è importante, che è fondamentale studiare con rispetto. Alla base di questo, le Rune hanno bisogno di gente che muova, che viva, che crei dinamicità non che sia qualcosa di statico e di putrescente ma di vivo.

J. A. E con questo direi che hai dato anche le indicazioni di cosa volevo fare con queste interviste, smuovere un po' di energia. È’ stato un piacere averti qua, ti ringrazio Eugenio. Grazie mille per tutto alla prossima intervista.

INFO & BIO

Eugenio Chionaky è esploratore spirituale impegnato a divulgare pratiche spirituali ed esoteriche rivisitate in chiave moderna. Lavora come operatore olistico diplomato in naturopatia e counseling al servizio del benessere delle persone.

PUBBLICAZIONI

Rune della Psiche
Un antico segreto per una moderna crescita personale