Condottiero e navigatore normanno (940 ca. – 1007 ca.)
nato nel distretto di Jaren (contea di Rogaland, Norvegia) era figlio di Thorvald Asvaldsson, veniva chiamato Rosso per i suoi capelli. Era fedele a Thor e lo rimase anche quando il figlio Leif introdusse il Cristianesimo negli stanziamenti groenlandesi; la sua fede resistette anche alla moglie che lo allontanò definendolo pagano.
Oggi si celebra la sua vita poiché scopri per la prima volta l’America 500 anni (985) prima di Colombo, già toccata circa un secolo prima da Gunnbirn Ulfsson, e vi stabilì la prima colonia normanna.
Nel 982 Erik il Rosso, accusato di omicidio scappò dall’Islanda con la sua “tribù” verso ovest; scoprì la Groenlandia, ai tempi verde terra fertile e dopo un anno arrivarono altre 15 navi cariche di beni utili. Fu il figlio Leif a introdurre il cristianesimo, come già detto e sempre lui portò avanti lo stanziamento che durò fino al XVI secolo, ebbe anche vescovo e monasteri poiché nel 1327 inviò la decima alla sede papale: 250 zanne di tricheco.
Oggi ricordiamo Erik il Rosso che con il suo coraggio e la sua fedeltà alla tradizione portò sempre nel cuore Thor! Skål!
