Lucio Fontana è un artista italo-argentino e nasce a Rosario (in Argentina) il 19 febbraio del 1899. Il suo periodo di nascita coincide con l’espressione energetica della runa Sowelu. Sowelu è strettamente collegata all’immagine dell’archetipo solare che come vedremo ben si sposa con la filosofia che c’è dietro alle opere dell’artista. Se ci pensiamo, Lucio è già il nome il cui significato richiama il potere della luce della stella Sole.
Fontana è il precursore dello Spazialismo, il movimento da lui fondato nel 1946, che allarga il pensiero dell’arte all’utilizzo di mezzi tecnologici inserendo i concetti di spazio e di tempo. E’ l’epoca in cui si diffondono la televisione e la radio e gli artisti aderenti a questa corrente smaterializzano l’idea del quadro da cavalletto, celebrando l’arte attraverso le nuove scoperte scientifiche che svelano la presenza di particelle come l’atomo e gli elettroni che trasmettono segnali ed impulsi nello spazio. Attraverso il Manifiesto Blanco scritto dagli allievi di Fontana e firmato da egli stesso, abbiamo la possibilità di delineare l’urgenza che sta alla base del loro pensiero artistico.
Sowelu incarna il fulmine, l’energia rilasciata che scorre attraverso un preciso percorso e in questo senso possiamo trovare un parallelismo con la trasmissione dei segnali radio o del tubo catodico della tv. Il suo simbolo molto spesso è utilizzato per raffigurare la presenza di corrente elettrica.
“Ci rifiutiamo di pensare che l’arte e la scienza siano sfere distinte e quindi che le imprese realizzate dell’una non possono appartenere anche all’altra. Gli artisti anticipano le imprese scientifiche; le imprese scientifiche provocano sempre delle imprese artistiche”. Lucio Fontana , Manifesto spaziale, 1947.
Le opere più famose e conosciute di Lucio sono i Buchi e i Tagli (Attese) ma criticate aspramente e beffeggiate sia dalla critica che dal pubblico.
“…è l’infinito, e allora buco questa tela, che era alla base di tutte le arti, ed ecco che ho creato una dimensione infinita, un buco che per me è la base di tutta l’arte contemporanea, per chi la vuol capire. Sennò continua a dire che l’è un büs, e ciao…” Lucio Fontana.
Fontana non si lascia travolgere dalle contestazioni, lui fa sul serio, i suoi Buchi e i suoi Tagli sono Concetti Spaziali. Una ricerca che stravolge il modo dell’arte andando oltre la tela, diventando trasmissibile oltre lo spazio ed il tempo.
I buchi lasciano trasparire il nulla che sta dietro al supporto, un’assenza di materia che viene proiettata al di là dell’opera.
I Tagli sono chiamati da lui Attese e avvengono con un netto gesto continuo dall’alto verso il basso senza ripensamenti su superfici monocrome. Rappresentano quell’attesa sospesa prima che succeda qualcosa. E’ quel movimento repentino a cui ci riconduce Sowelu, il percorso obbligato del fulmine che colpisce la terra.
Io sono il percorso, sono la via obbligata verso l’evoluzione autocosciente, collegamento tra cielo e terra carico di energia irradiante. Cit. Voce della Runa
“L’opera d’arte è eterna, ma non può essere immortale”, dichiara il primo Manifesto dello Spazialismo. Affinché l'arte possa perdurare nel tempo, deve liberarsi dalla natura transitoria della materia e trasformarsi in un gesto puro, un'idea pura, mediante l'utilizzo di mezzi espressivi derivati dalla tecnologia.
Celebri le sue sculture nello spazio con l’utilizzo di luci di Wood e neon come Ambiente spaziale a luce nera del 1949, Struttura al neondel 1951 o Fonti di Energiadel 1961. Stanze percorribili in cui lo spettatore vive una vera e propria esperienza sensoriale che coinvolge sia la sua condizione fisica che quella psicologica. Sono opere astratte in cui Fontana trascende la materia e le fa diventare aeree. Diventano forme spaziali luminose evocative.
Con Lucio Fontana avviene l’unione tra scultura e pittura, l’opera d’arte acquista una nuova dimensione che non è solo fisica ma filosofica, la dimensione dello Spirito del suo tempo a cui l’artista non può rimanere indifferente. Con l’avvento dei nuovi mezzi tecnologici il mondo è cambiato e l’arte con esso, sconfinando in altre forme e in altri fenomeni, unendo più discipline.
Sowelu d’altro canto è la runa della presa di consapevolezza, del salto vibrazionale ad un’ottava più alta, quel salto che Fontana è riuscito a fare con lungimiranza anticipando il futuro.